mercoledì 24 giugno 2009

L'accappatoio sulla spalla

Vedo la luce del bagno dalla porta socchiusa,Ha lasciato ancor la luce accesa, Uffa ma gli sta antipatica la luce del bagno. Penso mentre vado per spegnerla. Ma quando sono li dalla porta vedo che è ancora dentro, prende un asciugamano, si siede.
Mmmm...Mm..Mm....Mmm...Mmmmm
Mormora una melodia che appena arriva a me.
L’accappatoio scivolato dalla spalla la lascia scoperta, vedere di improvviso la sua candida pelle bianca, imperlata di gocce d’acqua è una visione così leggera, mi trattiene sulla porta a guardarla.
Rimango a osservare dalla porta socchiusa le sue mani che muovono lentamente l’asciugamano sui lunghi capelli rossi, gesti lenti e morbidi ad accarezzare quella massa setosa.
Una nuvola di vapore della doccia appena fatta riempie la stanza, dando al tutto un aspetto sfuocato un pò lontano, come di un sogno.
Mi sente, si gira e i suoi occhi verdi mi inchiodano.
“sei li, ti serve il bagno? Ho quasi fatto esco subito”
Non rispondo, la guardo e basta, la metto in imbarazzo e un sorriso si disegna sulle labbra sottili
“dai smettila, lo sai che mi metti in imbarazzo”
Fa per tirarmi l’asciugamano, si ferma, sorride e riprende a mormorare la melodia finendo di asciugarsi i capelli lunghi e mossi.
Quando sposta lo sguardo mi allontano lasciando che la porta aperta, il profumo di bagno appena fatto mi segue,
Vado in sala accendo la tv e l’aspetto mezzo sdraiato sulla poltrona.

(il racconto vuole raffigurare un immagine di vita di coppia semplice,
come le cose più normali possono riempire il cuore.
A mio parere non c'è bisogno di chissà quale alchimia per la felicita)

1 commento:

  1. Bravo Ross, bel blog, sei davvero un bravo artista... Ci si vede verso metà Luglio(spero)

    Hasta la vista!!!

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